Next Generation UPP è un progetto dell’Università degli Studi di Torino, Dipartimenti di Giurisprudenza, Informatica e Management, in partenariato con undici atenei dell’Italia del nord-ovest.
Il progetto si inserisce all’interno del “Progetto unitario per la diffusione dell’Ufficio per il Processo e l’implementazione di modelli operativi innovativi negli Uffici giudiziari per lo smaltimento dell’arretrato”, promosso dal Ministero della Giustizia nell’ambito del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 e realizzato in sinergia con gli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a sostegno della riforma della giustizia
Il progetto si propone di migliorare le prestazioni della giustizia dell’Italia del nord-ovest attraverso il potenziamento degli Uffici per il processo, la sperimentazione di nuovi schemi collaborativi tra le Università e gli uffici giudiziari, e l’innovazione tecnologica.
Obiettivi e modalità che la Direzione Generale per il Coordinamento delle Politiche di coesione del Ministero della Giustizia ha ritenuto coerenti con l’azione 1.4.1 del PON Governance e Capacità Istituzionale (2014-2020) e meritevoli di un finanziamento.
Next Generation UPP coinvolge gli uffici giudiziari della Macro Area 01 quindi le corti di appello di Brescia, Genova, Milano e Torino, i tribunali dei relativi distretti e i tribunali per i minorenni.
Il Contesto
Con l’approvazione del PNRR, l’Italia si è impegnata nei confronti della Commissione europea a raggiungere target specifici, con particolare riferimento alla riduzione dei tempi dei procedimenti e all’abbattimento dell’arretrato ultra-triennale civile e penale, in funzione della ragionevole durata del processo.
Al fine di contribuire al mantenimento degli impegni presi e migliorare le prestazioni della giustizia nell’Italia del nord-ovest, il progetto intende adottare in ogni sua fase un approccio multidisciplinare sfruttando competenze giuridiche, aziendalistiche e informatiche.
Quella che si vuole ottenere è una riforma strutturale che, per mezzo di strumenti di intelligenza artificiale, di controllo economico-gestionale, change management e di digitalizzazione, garantisca ad una organizzazione, allo stato attuale “loosely coupled”, di funzionare in maniera efficiente, razionale e coordinata correggendo bias cognitivi ed evitando sprechi di tempo e risorse.
Next Generation UPP, coerentemente con quanto evidenziato dalla Commissione europea per l’efficienza della giustizia del Consiglio d’Europa (CEPEJ) nel documento European Ethical Charter on the Use of Artificial Intelligence in Judicial Systems and their environment, vuole potenziare il processo di digitalizzazione delle attività giudiziarie come base per l’applicazione di strumenti di Legal Analytics (LA) e creare un ambiente tecnico nel quale far confluire diverse discipline, tra cui data science, intelligenza artificiale (IA), machine learning (ML) e natural language processing (NLP).
I coordinatori del progetto sono concordi nel riconoscere alla IA un mero ruolo di supporto all’operatore umano e non di rimpiazzo. L’IA ha infatti lo scopo di ampliare gli strumenti di conoscenza ed analisi, in fatto e in diritto, a disposizione del magistrato costituzionalmente autonomo, così da renderlo autenticamente consapevole delle proprie scelte.
Linee di intervento specifiche e azioni del progetto
Un ruolo di primo piano è stato riconosciuto agli Uffici per il Processo (UPP) e al personale impiegatovi, presente e futuro. Strutture il cui potenziale non è ancora realmente sfruttato e che il progetto ha individuato non solo come destinatarie di interventi, ma come parti essenziali nel processo migliorativo.
Nel prossimo quinquennio l’assetto dell’UPP subirà un temporaneo ma consistente mutamento per l’immissione, finanziata dal PNRR, di 16.500 unità lavorative destinate a esaurire la propria attività alla fine del 2026 (così il d.l. 80/2021). La sfida è dunque duplice: sfruttare al meglio questa irripetibile occasione, gestendo nel migliore dei modi il personale a termine, e impostare correttamente gli UPP perché continuino a svolgere le proprie funzioni efficientemente una volta esaurita la forza lavoro straordinaria.
La prima linea di intervento riguarda dunque la “Definizione di moduli operativi per la costituzione e l’implementazione dell’UPP”.
Dopo una prima fase di ricognizione relativa al funzionamento degli uffici giudiziari presso i quali sono attivi gli UPP e di quelli che ne sono ancora privi, il progetto prevede la “Definizione del catalogo delle attività e delle procedure per l’attivazione ed il potenziamento degli Uffici per il processo”.
Nel concreto questa azione vedrà l’applicazione di alcuni tra i seguenti moduli operativi:
La seconda linea di intervento è finalizzata alla “Individuazione di modelli per la gestione dei flussi in ingresso e degli arretrati presso gli Uffici Giudiziari”. Il progetto si avvale delle competenze giuridiche, informatiche e aziendalistiche delle risorse reclutate implementando le seguenti attività:
La terza linea di intervento prevede la “Attivazione e sperimentazione dei modelli e dei piani relativi alle azioni precedenti” tramite l’istituzione di una Task Force che si occupi dell’attivazione e sperimentazione dei modelli e dei piani elaborati durante il progetto e ne valuti la capacity building e estensione anche a livello nazionale.
La quarta linea di intervento agisce sul ruolo delle istituzioni universitarie e il loro rapporto con il mondo della giustizia. La volontà è quella di definire nuovi schemi collaborativi basati su condivisione di obiettivi, collaborazione, capacità di sperimentazione, individuazione di potenzialità, sviluppo di capacità organizzative, al fine di migliorare i servizi di giustizia per i cittadini e i territori.
Next generation UPP individua delle attività da compiere nel contesto del corso di laurea magistrale a ciclo unico e triennale nelle discipline giuridiche e delle attività da compiere nel contesto dell’offerta post lauream.
Quali ad esempio:
Obiettivi e Risultati attesi
Obiettivi generali per linea di intervento:
Salvaguardare e migliorare l’impianto dell’UPP proiettato oltre il 2026, quando terminerà l’attività della forza lavoro straordinaria prevista dal d.l. 80/2021 e finanziata dal PNRR.
Conseguire - durante il suo periodo di realizzazione - una gestione più efficiente del contenzioso in entrata e una riduzione dell’arretrato civile da parte degli uffici giudiziari coinvolti
Formare laureati in materie giuridiche muniti delle skills necessarie per essere inseriti nell’UPP riducendo al minimo la necessità di formazione in loco da parte degli uffici giudiziari e avviare con gli uffici giudiziari (e gli ordini degli avvocati) nuove forme di collaborazione post lauream idonee a rispondere alle necessità del mercato della giustizia.
Risultati attesi Next Generation UPP:
l’Università di Genova, l’Università di Bergamo, l’Università di Brescia, l’Università dell’Insubria, l’Università di Milano Bicocca, l’Università di Milano Statale, l’Università di Pavia, l’Università del Piemonte Orientale, il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino e Iuss Pavia.